Archetipi
La sonorizzazione realizzata da Alice Gussoni per la mostra ABBRACCIAMI, presentata al Macro Asilo di Roma, nasce con l’intento di restituire una voce alle statue tessili di Patrizia Trevisi, per poi proseguire oltre. La ricerca delle voci è stata effettuata nell’archivio sonoro dell’ICBSA (Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi) e ha rivelato la potenza inespressa di queste registrazioni, realizzate ormai quasi un secolo fa. I nastri magnetici su cui sono impresse le voci delle donne di un’epoca passata conservano il ricordo di un’Italia che non esiste quasi più. Molte delle parole che esse dicono sono difficilmente comprensibili, sia per l’uso del dialetto stretto che per la deformazione del suono, dovuta alla degenerazione del supporto analogico che si comporta proprio come un corpo organico, soggetto alla deperibilità nel tempo.
Il cambiamento di stato che deriva dall'invecchiamento restituisce vita ai suoni, che nella mortalità ritrovano la loro matrice organica. Questo fenomeno contrappone la rigida immobilità del digitale alla mutazione vivifica dell’analogico, forma generata di cui è possibile rintracciare una maternità. Sollevate dal significato le parole delle donne dell’archivio magnetico diventano materia plastica, si trasformano in oggetto sonoro puro. Non più veicoli d’informazione ma fonte di un sapere più misterioso e ieratico, come l’archetipo statuario della Grande Madre a cui l'opera sonora si ispira.
Macro Asilo - mostra Abbracciami
